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In questa fine millennio, linconscio
collettivo comincia a circolare in Rete, dove naviga la Mente collettiva,
o meglio connettiva, disseminata in iperspazi pluridimensionali. La mente
si perde nei suoi spostamenti attraverso gli spazi dellastrazione e
lerotica stessa diviene astratta perché il corpo non riesce a
giungere là dove può arrivare la mente. In questo modo lamore
viene esiliato dal corpo.
La teoria della relatività ristretta, daltra parte, prevede che
un aumento di velocità di un sistema implichi una contrazione delle
distanze ed una dilatazione dei tempi. Trasliamo questa figura, in senso metaforico,
sul piano esistenziale: ci troviamo immersi in spazi di coesistenza più
angusti e tempi di copresenza dilatati. Lo spazio che abitiamo si contrae
e i tempi si dilatano. La presenza dellaltro ci soffoca. Dispersi
in mezzo a questa pressante folla compatta e in-sistente, linvadenza,
se da un lato rende ciascuno anonimo ed estraneo, intensifica la tensione
allincontro, nellillusione di trovarsi autenticamente di fronte
nella presenza.
Se chiamiamo amore questa tensione ad incontrare autenticamente laltro
che, in quanto sempre più prossimo, sentiamo sempre più distante,
il suo senso non è rinvenibile in un istinto verso, ma piuttosto nellacuirsi
di un desiderio che deve trovare la via per la soddisfazione.
Una via non segnata da canali comunicativi codificati e ritualizzati, in questo
senso impraticabile, ma tutta da inventare. Laggregazione per scelta
può essere il tentativo di realizzare il progetto di questa ricerca.
I mondi soggettivi intersecandosi creano micromondi con una propria configurazione
strutturale e linterazione fra micromondi costituisce la dinamica del
Mondo. Lintersoggettività, come anima del Mondo, si articola
nella visione collettiva e in questo modo, si può dar voce alla complessità
dellespressione artistica contemporanea.
Il linguaggio attraverso cui si realizza la comunicazione creativa non può
che essere il linguaggio dellamore che, se riesce a produrre risonanza,
rende, armonizzandola, la comunicazione stessa allinterno del corpo
sociale attraverso cui circola opera collettiva.
Ma affinché il colloquio divenga canto è necessaria
la collaborazione di tutta la corale allinterno della coreografia della
comunicazione.
Una qualsiasi combinazione di note musicali o suoni dissonanti, può
essere inserita in un contesto melodico (e/o armonico), costruito in modo
da risultare espressivamente gradevole e musicalmente dicente.
La sensibilità estetica del gruppo è vista in questo senso come
lattitudine ad entrare in risonanza e larte come estetica del
porgere-nel-comunicare per incontrare. Sentire come con-sentire.
Nives De Meo
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