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Ogni creazione è
una singolarità, non può essere paragonata a nessunaltra
attività spirituale, nemmeno ad unaltra creazione.
Ma si può tentare di descrivere il processo grazie al quale essa viene
ad essere: pur avendo esiti unici, segue passaggi in qualche modo soggetti
a ricorrenza. Normalmente le energie spirituali di un individuo sono in un
certo equilibrio, distribuite lungo la successione del tempo della sua vita.
Ogni istante vissuto ha richiesto linvestimento di una piccola (o grande)
quantità di energia, che rimane impigliata e impegnata indefinitamente
in quel momento. In ogni momento della nostra esistenza lasciamo un poco di
noi, possiamo procedere oltre perché abbiamo ceduto al momento qualcosa.
Ciascun individuo, guardandosi, si appare distinto da sé, e così,
per questo, più mantenersi visibile davanti a se stesso. Egli può
conservare i suoi momenti passati proprio perché li ha perduti. Lo
sguardo panoramico, così ottenuto, sulla sequenza dei momenti da cui
ci si è staccati è la soggettività /sub-jectum), insieme
il principio ordinatore di questo moderato e sistematico dispendio grazie
al quale si procede nella vita, e ciò che in essa sistematicamente,
momento per momento, è dissipato.
In particolari circostanze non determinate dalla volontà. Lo spirito
giunge al suo capolinea, lo scambio istantaneo si inceppa. Allora cade la
pretesa di sovrastare lessere che costituisce la soggettività
e si sta nel momento, nella dedizione assoluta al momento.
Lenergia concentrata nellatto istitutivo della soggettività
è restituito allora direttamente, senza giochi di prestigio. Il trattenere
nella visione si muta in un lasciare andare: è tutta una vita che cambia
di segno dalla estremità della sua radice. Ora avviene il capovolgimento
del baricentro. Nel capovolgimento si compie una sorta di rilascio di ciò
che a causa di esso è divenuto sovrabbondante. Lo spirito del creatore
rimane sospeso, pencolante, non più in equilibrio e non ancora capovolto,
in un estenuante corpo a corpo con se stesso. La creazione non è prodotta
direttamente, per decisione della volontà, ma è solo una conseguenza
non programmata: avviene come ripercussione della riforma dello spirito.
Talvolta però il completo capovolgimento del baricentro è impedito
da una resistenza sorda ed invincibile, forse proveniente direttamente dallistinto
(la creazione non è un fatto naturale, è in un certo senso contro
natura).
Il compimento della riforma può essere favorito dalla insistenza eroica
in unestasi, da una sensazione improvvisa e spiazzante, da un trauma,
come per esempio dal tagliarsi un orecchio, oppure può essere che per
effettuarlo il poten-ziale creatore si faccia volutamente sospingere dalla
dirompenza di una passione, di un dolore, da altri soggetti, che inconsapevolmente
partecipano, agendo, a dare lultima spallata alla resistenza del suo
organismo alla creazione. Latto più incalcolabile è in
realtà anche il più freddamente, astutamente calcolato, nel
Maelstrom dello spirito.
Alberto Madricardo
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