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GIOCO DAMORE
Un gioco di inte(r)-relazioni ,
ove regnano
complessità e casualità ,
non puo' essere seguito nella sua evoluzione:
una piccola variazione può portare ad una evoluzione molto lontana
da qualsiasi previsione
I suoi esiti possono raggiungere soglie critiche di instabilità
da
degenerare in catastrofe!
un tale gioco dunque,
a causa della complessità in cui le singole parti interagiscono
fra loro,
grazie a fenomeni di risonanza,
in virtu dei quali esse possono armonizzare localmente
il loro procedere in modo imprevedibile e creativo,
fino al costituirsi di forme globali,
in senso configurativo-spaziale , cromatico, armonico-sonoro
o piu' generalmente 'strutturale' ,
del termine
ove la non linearità in cui il sistema si evolve, determina
una totale irreversibilità del tempo,
nel senso che
i singoli percorsi non sono rintracciabili, ne possono venir ricostruiti
invertendo il senso del moto collettivo
è una metafora che ben si presta ad essere applicata alla descrizione
di
SCULTURA SOCIALE VIVENTE
e per qualsiasi altro
evento dinamicamente innovativo
se vogliamo interpretare amore come
"il gioco delle interrelazioni complesse" in cui fluisce l'eros
che abita ciascuno e che spinge
ad una ri-composizione perduta, (la rete)
ci dobbiamo mettere metaforicamente nell'ottica
di una evoluzione non calcolabile se non in termini di
grande incertezza CREATIVA!!!
In questo senso,
viene a perdere quelle caratteristiche di armonia-statica
o integrazione ove ogni componente trova il posto che gli è proprio
in un disegno per- fectum
perché se così fosse, amore, verrebbe snaturato, spogliato
di quella vitale energia che è la sua piu' propria caratteristica,
dovuta a
quella differenza di potenziale, quegli scarti , quelle eccedenze,
che oggi, si ritiene abbiano causato il formarsi della vita stessa
amore dunque come :
tensione continua, tendenza all'integrazione armonica mai definitivamente
raggiunta, non prevedibile, né dominabile da un progetto preventivamente
determinato e immodificabile, ma che continuamente si ristruttura
ad "ogni gesto-verso e nel suo rimando", in in un gioco
costantemente aperto, le cui regole non sono mai decise una volta
per tutte
In un mondo ipotetico, che si evolvesse per stati di equilibrio
non ci sarebbe posto per amore
soltanto un sistema semi-aperto, capace di assorbire disordine
e caos, alimentandosi cioé continuamente di entropia esterna,
è in grado di "conservarsi e riconfigurarsi "
se vogliamo pensare ad una scultura sociale vivente dobbiamo
pensarla in questi termini:
forma che si rinnova continuamente in un rapporto dinamico interattivo
di collaborazione tra intenzione e /o progetto metodologico e i continui
assestamenti che la forma dinamica in atto deve ricercare per conservarsi
organum
senza distruggersi o degenerare
una sorta di danza ove:
instabilità, fluttuazioni, dissipazione, sensibilità a piccole
variazioni, rumori,
per amore e solo per amore
( risonanza empatica!)
si compongono e ricompongono in configurazioni instabilmente
armoniche
in evoluzione permanente
Tutto ciò richiede un costante rapporto con l'esterno, da cui
attingere
energia sufficiente per compensare il naturale dispendio energetico interno
e una vigilanza continua, affinchè la tendenza all'uniformità,
al degrado entropico, alla dissoluzione della struttura chiusa
in una nicchia isolata, non pre-valga
o quanto meno per cercare
di defferirla il piu' lontano possibile
amore ha che fare con l' indeterminato, l'inatteso,
che puo' sorprenderti
in qualsiasi momento e investirti come un ciclone;
è l'esser (in ogni momento ) preda della possibilità di
qualche evento incontrollabile ti sorprenda
..chi è impreparato alla possibilità di un "agguato dell' imprevedibile"
può solo subirlo;
è necessario perciò creare, attivare e rishiare una
sorta
di resistenza interattiva , che convogli l' energia investente
nell'opera di forgiatura di una forma
destinata comunque
a perdersi
per lasciar posto ad il configurarsi di una nuova
quando gli eventi lo richiedano
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