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Liberamente
tratto da un articolo di Jennifer Cobb Kreisberg del 1995 Uno sconosciuto Gesuita, Pierre Teilhard de Chardin, concepì una struttura di coscienza planetaria, ordinata come Internet 50 anni fa:Dagli anni venti agli anni cinquanta, Pierre Teilhard de Chardin abbozzò una serie di opere poetiche sullevoluzione recentemente riscoperte come fondamento di nuove teorie evoluzionistiche. Teilhard immaginava uno scenario dellevoluzione caratterizzato da una complessa membrana di informazioni che avviluppavano il globo e alimentato dalla coscienza umana. Teilhard previde che lavvento di Internet con un anticipo di più di mezzo secolo. Credeva che questa vasta membrana si sarebbe alla fine agglomerata nella unità vivente di una singola trama contenente i nostri pensieri ed esperienze collettive. La filosofia dellevoluzione di Teilhard nacque dalla dualità insita nel suo doppio ruolo di padre gesuita ordinato nel 1911 e di paleontologo, carriera che intraprese nei primi anni 20. Teilhard presto sviluppò una filosofia che sposava la scienza del mondo materiale con lardore sacro della Chiesa Cattolica. Tra gli anni 40 e 50, la Chiesa era sul punto di scomunicarlo, ma il filosofo rifiutò di smettere di scrivere come di abbandonare la Chiesa. Il resto del suo lavoro fu pubblicato dopo la morte, avvenuta la domenica di Pasqua del 1955, provocando un piccolo rivolgimento nel mondo teologico. Teilhard de Chardin diede troppo poco credito alla qualità della sua visione afferma Ralph Abraham, uno dei padri fondatori della teoria del caos Egli fu con successo privato della sua influenza dai papi. Ma di cosa avevano così tanta paura i papi? La risposta è semplice: dellevoluzione. Agli inizi della sua carriera, prima che la scienza ebbe la grande conferma dellesistenza del DNA, la teoria dellevoluzione non era largamente accettata. Teilhard vi gravitava attorno, sentendo che essa avrebbe potuto gettare un ponte tra il suo amore per le pietre e lamore per Dio. Avrebbe più tardi descritto levoluzione come la condizione generale a cui tutte le altre teorie, tutte le ipotesi, tutti i sistemi, devono inchinarsi, e che devono dora in poi soddisfare quindi per essere pensabili e vere. Levoluzione è un faro che illumina tutti i fatti, una curva che tutte le linee devono seguire. Teilhard fece avanzare Monod di un passo, affermando che levoluzione era guidata dal caso e dalla necessità: In conclusione , questo portò Teilhard al cuore della sua doppia eresia se levoluzione ha avuto una guida, essa ora come sta operando? E dove la sta portando? Sentì che la scintilla della vita divina era una forza presente attraverso il processo evolutivo, guidando e formando ogni essere quanto le forze materiali della fisica. Avrebbe codificato più tardi queste forze in due distinti fondamentali tipi di energia radiale e tangenziale. Lenergia radiale era lenergia dei fisici newtoniani:lenergia del fuori: Lenergia tangenziale, daltra parte, era lenergia del dentro, in altre parole, la scintilla divina. Teilhard descrisse tre tipi di energia tangenziale. Negli oggetti inanimati, la chiamò pre-vitale. Negli esseri non auto riflessivi, la chiamò vita. E negli esseri umani coscienza. Concluse che in quegli organismi in cui lenergia tangenziale era più significativa, le forze della vita e della coscienza avrebbero guidato le leggi del caso e della selezione naturale. Teilhard andò oltre. Osservò che assieme allequilibrio dellenergia tangenziale, si era sviluppata naturalmente anche la coscienza e che un incremento della coscienza viene accompagnato da un incremento nellintera complessità dellorganismo. Teilhard la chiamò legge della complessità della coscienza che affermava che alla crescita della complessità consegue un aumento di coscienza. Come ha segnalato Abraham, tale legge della complessità coscienza è la stessa che noi pensiamo della rete neurale. Ora sappiamo dalla tecnologia della rete neurale che quando vi sono più connessioni tra punti in un sistema e vi è una più grande forza tra queste connessioni, vi saranno improvvisi aumenti nellintelligenza, dove lintelligenza è definita come indice di successo nel portare a compimento un compito. Se qualcuno accetta questo potere delle connessioni, allora il network neurale planetario di Internet è terreno fertile per lemergere di unintelligenza globale. |
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