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About Anita Sieff
Reviews
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planetwork San Francisco + Venice

social sculpture #1 the Kitchen in New York City

symposium on Love in Venice

social sculpture #2 teatro Fondamenta Nove in Venice

social sculpture #2 at Tonic in New York City

moda è modo

the drama of love at the Fortuny Museum in Venice

Ordine di Senso
Venezia, Fondazione Querini-Stampalia
social sculpture #2
Teatro Fondamenta Nove in Venice
Se riusciremo a dimostrare che lo spazio interstiziale è uno spazio che esiste saremo anche in grado di dimostrare che il principio di contrapposizione che ha da sempre informato il modello culturale dominante non è l'unico principio valido. Forse saremmo in grado di dare spazio al tre che significa dare spazio ai molti, perché oltre la logica competitiva del due il tre apre all'incognita più totale, dove solo amore può essere principio informativo di integrazione. Ma lo spazio interstiziale è ridotto, possibilmente eliminato, per non far credere che ci sia interruzione all'autoreferenzialità. Così siamo portati a credere che esista una immensa pianura abitata dalle istituzioni che ci riconoscono solo se siamo dentro le categorie dei ruoli sociali come famiglia lovoro e tempo libero.
Non è così invece, c'è sempre uno sapzio interstiziale tra noi e gli altri, c'é addirittura tra il nostro ego e la coscienza che ne abbiamo. Il progresso, la crescita avviene in quello sapzio e quando si tratta dello spazio esteriore a noi, allora quello sapzio interstiziale può diventare il luogo dove riconoscere l'altro da sé pur mantenendo la propria identità. Diventa lo spazio condiviso del sentire comune il "public" appunto.

Anita Sieff 2003
social sculpture