"Moda è modo" nasce
dalla necessità di dare spazio alla comunicazione per andare oltre alla
visione specialistica della moda come bene di consumo e scoprirne il significato
più inclusivo. Moda dunque come modo di essere, come approccio alla
vita, come modo di relazionarci con l'ambiente e con il nostro prossimo.
In questa prospettiva vanno viste le iniziative che vivono grazie alla collaborazione
fra quegli artisti chiamati a partecipare nella prospettiva dell'auto-rappresentazione.
Dobbiamo prendere atto che viviamo in relazione: con gli altri e con l'ambiente
e ciò é diventata una condizione esistenziale. Tutto è sotto
la luce del sole, o meglio, sotto la luce dei riflettori. L'essere pubblici
ci sollecita a vivere il privato, o ciò che siamo abituati a concepire
come privato, in pubblico, e dunque a non poterci più sottrarre alla
responsabilità delle nostre azioni. Questo stato ci distoglie dalle
mura del ristretto nucleo famigliare e ci obbliga a far parte della grande
platea dei molti. L'auto-rappresentazione nel contemporaneo si misura in uno
spazio condiviso con altri, dove le modalità d'espressione non sono
necessariamente condizionate da una norma, ma possono essere attivate dalla
nuova consapevolezza di essere singolari, differenti nella forma, nei modi
d'essere appunto.
L'iniziativa lanciata come progetto partecipativo per la mostra "Moda é un
modo d'essere" lo scorso gennaio si fa evento il 27 settembre 2001 nella
sala comunale di Brennero e il 28 settembre 2001 nel Teatro Comunale di Vipiteno.
Alle ore 17 del 27 settembre nella sala comunale a Brennero Marko Pogachnick,
artista sloveno di fama internazionale, terrà una conferenza su come
la sua arte può influire sulla guarigione della terra. Il proposito é di
indagare sul significato del 47° parallelo che passa proprio sul Brennero.
Mostra e performances si inaugureranno il 28 settembre 2001 alle ore 18 nel
Teatro Comunale di Vipiteno. Le performances del danzatore giapponese Yutaka
Takey e dei numerosi musicisti che in collaborazione con Paki Zennaro, compositore
molto noto che espone attualmente alla Biennale di Venezia ed é da molti
anni collaboratore della famosa danzatrice Carolyn Carlson, improvviseranno
eventi e commenteranno con brani musicali la visione dei film proiettati. Farà seguito
la premiazione delle tre migliori opere esposte. La regia della manifestazione é curata
da Anita Sieff, artista multi mediale nativa di Colle Isarco, che nonostante
viva tra Venezia e New York, intende mantenere il suo affetto ed interesse
per la sua terra.